giovedì 18 dicembre 2008
Affitto negato ai disabili. Ragazzi non saranno sfrattati dalla Casa dello Studente
Lo rende noto Retesole, l'emittente che a firma di Francesco Palese ha svolto un'inchiesta sugli affitti negati ai diversamente abili nello scorso mese di febbraio. Avendo ancora grosse difficoltà nel reperire un alloggio sul mercato privato, si sono quindi rivolti al Comune di Roma e alla Regione Lazio". "La decisione -continua la nota - è giunta ieri dopo un incontro presso l'Istituto medicina sociale alla presenza del delegato alle politiche per l'handicap del Campidoglio Antonio Guidi, dell'assessore alle politiche abitative Raffaele Marra e della dirigenza di Lazioadisu, l'ente per il diritto allo studio universitario".
giovedì 4 dicembre 2008
Roma: trasporto pubblico per disabili solo ai residenti
‘Un disabile non residente nella Capitale non può accedere al servizio dedicato di trasporto gratuito di Trambus nel Comune di Roma’. Lo denuncia un servizio di Francesco Palese per l’emittente televisiva Retesole.
Palese ha finto di essere un disabile in carrozzella che doveva giungere a Termini in treno il giorno dopo alle 11, per poi recarsi a piazza Montecitorio. Al numero verde di Trambus si è sentito rispondere che solo i residenti a Roma possono usufruire del servizio di trasporto gratuito. Per lui solo il servizio a pagamento, tra l’altro previa disponibilità di posti. ‘Ho chiamato il numero verde alle 12 - spiega Palese - per il tragitto Stazione Termini -piazza Montecitorio e viceversa mi hanno chiesto 46 euro e al telefono mi è stato detto che avrei dovuto anche aspettare le 18 per sapere se il servizio era disponibile.
Tutto questo mentre a Milano, se un disabile deve muoversi in tutta la città, dalle 20 alle 2 di notte, paga solo 3 euro al servizio Radiobus di Atm, indipendentemente se è residente a Milano o meno e indipendentemente dalla distanza da percorrere’. Lo scorso febbraio un altro servizio di Palese aveva denunciato il rifiuto di affittare una stanza a Roma ad un ragazzo disabile da parte di 7 agenzie immobiliari su 10, pochi minuti dopo aver dato la massima disponibilità ad un normodotato. Il tutto fu filmato con una telecamera nascosta e il video finì alla Procura della Repubblica di Roma che sta indagando. OMNIROMA
lunedì 1 dicembre 2008
Sui ponteggi in Campidoglio operai al lavoro senza casco
Il sindaco Alemanno: "Subito accertamenti sulle violazioni anti-infortunistiche"
Articolo tratto da Repubblica del 1 Dicembre 2008 - di Paolo G. Brera
Le impalcature erano state allestite nel 2007 per lavori di restauro e consolidamento. Le immagini catturate dai giornalisti della tv privata sono state diffuse nell´edizione serale del tg: nel video e nelle fotografie si vedono chiaramente due operai lavorare sull´impalcatura senza alcuna misura di protezione. «Ci stupisce - scrive Retesole in una nota - che soprattutto le istituzioni si rivolgano a ditte che ignorano palesemente le leggi».
«Appena appresa la notizia - replica lo staff di Alemanno in una nota - del mancato rispetto delle norme per la sicurezza sul lavoro in Campidoglio da parte di alcuni operai, il sindaco ha immediatamente interessato gli uffici comunali competenti per una verifica della sussistenza di queste violazioni e per gli eventuali successivi adempimenti formali nei confronti della ditta appaltatrice. Il sindaco, inoltre, ha chiesto di essere costantemente informato della vicenda». Gli sarebbe bastato affacciarsi: «La finestra del sindaco Alemanno - dice l´autore del servizio, Francesco Palese - si affaccia proprio su quell´impalcatura, costantemente sotto l´occhio dei vigili urbani».
Lo scivolone è tanto più significativo perché l´argomento "sicurezza sul lavoro" è tra quelli su cui Alemanno puntò già in campagna elettorale: «Le morti bianche - disse da candidato al Tavolo programmatico per la capitale - sono un grande problema soprattutto per le città come Roma, e bisogna fare come per la lotta alla mafia: la scelta di Confindustria di espellere coloro che pagano il pizzo deve essere estesa alla questione della sicurezza per chi non rispetta le norme sul lavoro». Appunto. Proprio ieri, infatti, un operaio di 60 anni è morto a Pomezia precipitando da una scala, e un 27enne di Frosinone è stato trasportato d´urgenza in elicottero all´Umberto I per le gravissime ferite riportate cadendo dal solaio su cui lavorava.
Eppure della questione il sindaco è informatissimo: «La città di Roma e la Regione sono state, negli ultimi anni, interessate dal succedersi di una lunga serie di incidenti nei cantieri», esordiva il sesto punto del suo programma elettorale "Roma cambia"; e alla sua primissima uscita con la fascia tricolore, il primo maggio, al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva ricordato: «Il mio impegno più grande sarà sconfiggere a Roma il caporalato, il precariato e le morti sul lavoro, grande emergenza di questi tempi».
Propositi beffati dalla realtà, se un gruppo di operai rischia la pelle lavorando senza tutele proprio per il (e nel) Campidoglio: «Mancava persino il cartellone con le informazioni sui lavori in corso, quello con l´indicazione di chi ne sia responsabile. Abbiamo cercato dappertutto - dice Palese - e abbiamo fatto il giro completo del palazzo... Inutile, non abbiamo trovato nulla».
giovedì 20 novembre 2008
«Ci penso su». E nessuno affitta ai gay
Roma, giornalista si finge omosessuale: in 18 rispondono con assurdità. Alemanno: troppi pregiudizi
ROMA- Mugugni («Oddio »), scuse («l'appartamento è abitato anche da altri, non credo vi accoglierebbero, ma si può sempre provare»), autodifese (da «il condominio è piccolo, tutti si conoscono, non vorrei essere criticata », a «sono una persona democratica, ma non riesco a darle una risposta»), dubbi laceranti («non vorrei trovarmi strani viavai in casa »), precisazioni («se lei è un gay discreto, che sta per i fatti suoi, è un conto. Altrimenti...»).
C'è addirittura chi invoca la Madonna, nemmeno avesse ascoltato una proposta blasfema. E invece no. Quello che il giornalista Francesco Palese di Retesole, spacciandosi per un gay in cerca di una casa in affitto, domanda a interlocutori scelti a caso fra gli annunci di locazioni a Roma (ma forse non andrebbe diversamente in qualsiasi altra città), incassando ben 18 rifiuti, è semplicemente: «Cerco una camera matrimoniale con il mio fidanzato: è disponibile?». Dall'altra parte, il più delle volte un «no» secco, o il tonfo della cornetta che ricade sull'apparecchio, nel migliore dei casi repliche del tenore di quelle elencate: «Ci penso su», «cosa dirà la gente?», «non vorrei mettermi nei guai», «vorremo persone normali». E ancora, ed è un'agenzia a replicare: «Il proprietario abita nello stesso palazzo, non è possibile». Per i gay (anche) trovare casa è un problema. Lo testimonia il servizio, che andrà in onda stasera alle 20.35 all'interno della trasmissione «L'altra inchiesta» di Retesole, che già in passato aveva documentato la via crucis di un disabile, prima di ottenere un appartamento in affitto. Il filmato è disponibile sul sito dell'emittente. Ancora deve essere mandato in onda, e già ha scatenato la polemica politica, insieme a reazioni unanimi di stizza.
Fra i primi ad intervenire, il sindaco di Roma Gianni Alemanno: «I pregiudizi sono ancora molto forti, ma il Comune è impegnato a rimuovere gli ostacoli culturali alla radice dell'intolleranza. Nei parametri di scelta di un inquilino non può certo rientrare la sessualità ». Parole rassicuranti, mentre a sinistra risuona forte l'equazione «destra-omofobia». «Siamo preoccupati — dice Fabio Nobile, segretario romano del Pdci —. Il servizio la dice lunga sull'ondata razzista e omofoba innescata dalla destra reazionaria nella Capitale ». Umberto Marroni (Pd): «Un clima mai visto». Giancarlo Torricelli, segretario laziale Prc: «Siamo di fronte ad un'intolleranza ordinaria, di prossimità. Abita nei condomini e sugli autobus, in centro come in periferia». «Su questa strada ci allontaniamo dall'Europa » avverte il presidente della Regione Lazio, ed ex giornalista, Piero Marrazzo. «Le diversità? Una risorsa, non un problema», secondo Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Intanto l'Arcigay annuncia a sua volta un video-scandalo su YouTube su corsi tenuti dalla Chiesa cattolica per guarire dall'omosessualità, oggetto stamane di un'interrogazione parlamentare della deputata Anna Paola Concia (Pd).
Laura Martellini
20 novembre 2008
lunedì 6 ottobre 2008
Roma sicura? Confronto Toaudi-Santori
Intanto le telecamere de "L'Altra Inchiesta" sono tornate nel parco di Colle Oppio dopo un anno dall'aggressione alla troupe di Retesole. Appuntamento Giovedi 9 Ottobre come sempre alle ore 20.35.
lunedì 29 settembre 2008
Più commercio. Meno abusivi
Nel corso della trasmissione saranno forniti dati sul fenomeno dell’abusivismo e saranno illustrati i provvedimenti imminenti dell’assessorato. Appuntamento Giovedi 2 Ottobre alle ore 20 e 35.
martedì 23 settembre 2008
"Romeni de Roma"
La presenza dei romeni nella Capitale e la loro difficile integrazione gli argomenti che saranno trattati come sempre in modo brillante ed esaustivo. Appuntamento giovedi 25 settembre alle ore 20.35 solo su Retesole.
mercoledì 3 settembre 2008
Esquilino, Roma, Cina
Nel corso della trasmissione sarà presentato il documentario a cura di Francesco Palese e Francesca Bastone “Due passi in Cina”: viaggio nel cuore dell' Esquilino tra integrazione, isolamento e degrado di un intero quartiere. Per le vostre segnalazioni: sos@retesole.it – 06/699.40.891
giovedì 24 luglio 2008
Ater, assistenza inquilini "appaltata" alla Sinistra
martedì 22 luglio 2008
Affitto negato ai disabili, esposto alla Procura di Roma
martedì 10 giugno 2008
Torniamo a settembre
“L’Altra Inchiesta” torna a Settembre sempre sull’emittente interregionale Retesole. La redazione è comunque al lavoro per le nuove puntate della prossima stagione che non saranno da meno rispetto alla prima serie. Potete continuare a inviarci le vostre preziose segnalazioni ai seguenti recapiti: sos@retesole.it – tel. 06/699.40.891 - fax 06/67.98.079
giovedì 5 giugno 2008
Criminali di guerra in Parlamento. Quale giustizia in Kosovo
In seguito alla pubblicazione del libro della Del Ponte, avvenuta appena un mese fa, Serbia e Russia hanno chiesto che il Tribunale per i crimini di guerra indaghi su questo episodio.
Il governo del Kosovo – guidato dall'ex capo della guerriglia Hashim Thaci – respinge le accuse; altri rappresentanti del mondo politico internazionale hanno accolto il racconto di Carla Del Ponte con scetticismo. Dal canto suo, Carla Del Ponte tace. A chiedere il silenzio all'ex procuratrice, oggi ambasciatrice svizzera in Argentina, è stato il governo elvetico.
Nel libro, pubblicato in Italia e in Svizzera, Carla Del Ponte descrive la visita dei suoi investigatori ad un edificio situato in Burrell, una regione montagnosa dell'Albania. In un casolare trasformato in clinica sarebbero stati rinchiusi 300 serbi catturati dall'esercito di liberazione del Kosovo e trasportati oltre il confine con l'Albania nel giugno del 99.
Secondo i testimoni – tra i quali ci sono una persona che afferma di aver trasportato degli organi all'aeroporto di Tirana e un gruppo di giornalisti anonimi – le vittime sono state prima private dei reni e poi uccise per provvedere all'espianto di altri organi.
Nell'edificio, gli ispettori delle Nazioni unite hanno trovato degli strumenti medico chirurgici e tracce di sangue, ma non hanno potuto stabilire se si trattasse di sangue umano.La maggioranza delle vittime sarebbero stati uomini serbi del Kosovo. Ma ci sarebbero state anche donne kosovare, albanesi, russe e provenienti da altri paesi slavi. Altre fonti dicono che gli organi avrebbero preso il volo per
L’ex procuratrice ha denunciato un muro di Gomma delle forze internazionali che hanno impedito al Tribunale di produrre prove certe contro i vertici dell’Uck, molti dei quali sono finiti nelle istituzioni del nuovo Kosovo con ruoli chiave. Alcuni, addirittura dopo aver fatto uccidere testimoni albanesi che li incriminavano per i più feroci atti di violenza che si possono commettere ad un essere umano.
mercoledì 28 maggio 2008
ROMA: RETESOLE, NELLA CAPITALE ALLOGGI PER DISABILI UTILIZZATI DA NORMODOTATI
Il programma denuncia le difficolta' per una persona con handicap di reperire un alloggio nella Capitale. Gli interessati hanno fatto notare nel corso della trasmissione l'inadeguatezza delle strutture pubbliche a fornire delle risposte e hanno chiesto che una quota delle assegnazioni delle case popolari sia destinata ai disabili carrozzati. "Sui 100 mila alloggi popolari presenti nella capitale in ben 5 mila casi - dichiarano nel programma - sono state riscontrate dalla Polizia Municipale situazioni di illegalita', e molte di queste riguardano i disabili. Basti pensare che solo al Tiburtino Terzo, negli ultimi due anni, sono state 30 le denunce".
Francesco Palese anche lo scorso 13 febbraio aveva documentato il rifiuto di 7 agenzie immobiliari su 10 di affittare un alloggio ad un ragazzo disabile solo pochi minuti dopo aver offerto ad un normodotato innumerevoli soluzioni abitative. I protagonisti della protesta furono alcuni studenti universitari de
sabato 17 maggio 2008
SICUREZZA STRADALE A ROMA: Il 22 Maggio la presentazione del dossier “Non solo buche”
Giovedi 22 Maggio 2008 alle ore 12.00 presso l’Hotel Internazionale in via Sistina 79 a Roma, sarà presentato, in una conferenza stampa, “Non solo buche”, un dossier sulla sicurezza stradale nella Capitale, realizzato da Francesco Palese per il programma televisivo “L’Altra Inchiesta” di Retesole, in collaborazione con il sindacato della Polizia Municipale Sulpm.
Il reportage è un viaggio tra le arterie più pericolose della città per ognuna delle quali vengono evidenziati i fattori di rischio e gli accorgimenti da adottare che saranno sottoposti agli organi competenti. Nel corso della conferenza saranno inoltre forniti dati e statistiche.
Partecipano gli assessori comunali Fabrizio Ghera (Lavori Pubblici) e Sergio Marchi (Mobilità). Invitato il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Interventi di Francesco Palese, giornalista, Alessandro Marchetti, segretario generale aggiunto Sulpm.
mercoledì 14 maggio 2008
Sicurezza: parlano i poliziotti
Tra gli interventi ad un incontro della UILPS, a Fiuggi nei giorni scorsi, quelli del Capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli, del segretario generale della UIL Luigi Angeletti e del segretario generale della UILPS Sebastiano Di Luciano. Nei sessanta minuti della trasmissione anche un focus sul “Caso Roma”.
giovedì 8 maggio 2008
Aldo Moro doveva morire
giovedì 1 maggio 2008
Kosovo: la dura verità sui duemila serbi "scomparsi"
Ma non solo: le conseguenze sulla popolazione dei 31.000 proiettili all'uranio impoverito esplosi nella regione durante il conflitto terminato nel 1999. Cos'è oggi Kosovo? Sicuramente una "terra di nessuno" dove i potenti del mondo continuano i loro traffici illegali, da quello delle armi a quello degli stupefacenti.
Questa la dura verità che i media internazionali preferiscono ignorare. Questa la situazione a soli pochi chilometri dalle coste italiane. Se ne parla stasera alle 20 e 35 a L'Altra Inchiesta. Ospiti in studio la giornalista Marilina Veca, presidente di Rinascere Onlus e la scrittrice serba Tijana Dijerkovic. Il reportage sarà trasmesso in anteprima nel corso della puntata.
martedì 22 aprile 2008
Sesso a pagamento: storie a confronto
Olga, 35 anni, arriva dall’Ucraina e da circa 20 anni si prostituisce, prima in strada, ora in appartamento, sempre alle dipendenze di uno sfruttatore italiano.
Due facce della stessa medaglia, due storie a confronto che ci aiuteranno a capire meglio un fenomeno sempre più dilagante, soprattutto nella nostra città.
mercoledì 16 aprile 2008
Caso Moro:il segreto dei segreti. La pista che porta alla Gladio all'estero.
Si tratta di un documento a distruzione immediata, peraltro non previsto dalla regolamentazione, che proprio immediatamente non è stato distrutto, visto che è in circolazione da oltre otto anni.
Ma in tutto questo tempo nessuno si è preoccupato di accertarne la veridicità o la falsità, denunciando i presunti falsari. Nemmeno chi ha archiviato le sette inchieste giudiziarie su uno degli episodi più controversi e bui della storia dell’Italia repubblicana.
Ma torniamo al documento. Nell’oggetto si legge: Autorizzazione Ministeriale riferita a G-219. E’ autorizzato ad ottenere informazioni di terzo grado e più, se utili alla condotta di operazioni di ricerca contatto con gruppi del terrorismo Medio Orientale al fine di ottenere collaborazione e informazioni utili alla liberazione dell’onorevole Aldo Moro.
Fin qui nulla di strano. Ma l’aspetto più sconcertante del documento è rappresentato dalla data. E’ quella del 2 marzo del 1978. Ossia quattordici giorni prima del rapimento del leader democristiano e dell’uccisione della sua scorta in via Fani.
Una parte dei nostri servizi segreti sapeva con due settimane d’anticipo che Moro sarebbe stato rapito. Questa segnalazione avrebbe dovuto far scattare la massima allerta nella scorta del politico.
Eppure quel 16 Marzo del 1978 i mitra del maresciallo Oreste Leonardi, dell’appuntato Domenico Ricci, degli agenti Raffaele Iozzino e Giulio Rivera erano nel bagagliaio della loro vettura. 5 vite che si sarebbero potute salvare. Perché Aldo Moro non era al corrente del pericolo? E perché in tutti questi anni è calato il silenzio su questo documento?
E ancora perché non è stata resa nota l’esistenza di una Gladio Bis operante all’Estero con compiti non sempre ortodossi, come affermato tra le righe da Beppe Pisanu in un’intervista al Corriere della Sera il 2 Aprile del 1997.
Esisteva una struttura dei servizi che operava armata all’Estero non con compiti anti-invasione come è stato sostenuto, ma con compiti ben diversi, contrariamente a quanto previsto dall’articolo 10 della legge 801 del 77 che disciplina l’attività dei servizi di intelligence.
Cosa facessero questi Gladiatori all’Estero, e da chi prendevano ordini, non è dato sapere.
Quale sia stato il ruolo della P2 nel caso Moro rimane tuttora un mistero. Eppure ci sono documenti come il tesserino di Lucio Luciani, pseudonimo di Licio Gelli, che gli consentiva di presenziare ai vertici che si tennero nei 55 giorni di prigionia di Moro, presso il ministero della Marina.
A cosa servissero questi vertici, chi vi faceva parte e soprattutto quali direttive venivano impartite e a chi non si è mai saputo. L’unica certezza è rappresentata dal fatto che in quel periodo i vertici delle forze armate e di polizia, ossia chi avrebbe dovuto salvare Moro, erano affiliati alla loggia. Ma mai nessuno ha voluto indagare su questo aspetto.
Perché nel 1987 Bettino Craxi, nel suo rifugio ad Hammamet in Tunisia esortava a tacere, in una lettera agli ex appartenenti a Gladio, nell’interesse del Paese, fino a che, parole testuali “non siamo pronti a rendere pubbliche difficili libertà, che potrebbero provocare reazioni illiberali”?
Quali sono queste difficili libertà? Perché potrebbero provocare reazioni illiberali? Perché il presidente della Commissione Stragi Giovanni Pellegrino, non si recò in Tunisia per ascoltare l’ex numero uno del Partito Socialista? Chi glielo impedì? Pellegrino era al corrente di preavvisi sull’attentato?
Sono solo alcuni dei grandi interrogativi sulla vicenda Moro che dopo trent’anni non hanno risposte. Tutto questo mentre la figlia dello statista, Maria Fida Moro ha di recente manifestato la sua volontà di abbandonare l’Italia per protesta, mentre la politica pensa ad altro, e il compito di accertare la verità e di interessare la magistratura è nelle mani di pochi coraggiosi personaggi.
martedì 8 aprile 2008
Sesso dopato e Viagra Generation
mercoledì 2 aprile 2008
Uranio: L’Altra Inchiesta su Blob
>>> GUARDA BLOB
Si allunga così la serie di citazioni del nuovo programma di Retesole che, solo alla terza puntata, può vantare di essere stato ripreso da: Unomattina di Raiuno, Mattino 5 di Canale 5, Tg3 di Raitre, Studioaperto di Italia Uno, Periferie di Rainews24, da Stella di Maurizio Costanzo su Sky, da La Radio ne parla su Radio Uno Rai, e ancora da Radio 101 e Radio Popolare Network, oltre che da numerose tv e radio locali, dai principali quotidiani nazionali, da tutte le agenzie di stampa e da una miriade di portali e siti telematici.
giovedì 27 marzo 2008
Erano giovani e forti e sono morti. "Vogliamo la verità sui nostri militari"
Nel corso della trasmissione le note del Silenzio Militare hanno accompagnato l’elenco dei militari caduti che - ha denunciato Accame - "non hanno avuto nessun funerale di Stato e in molti casi nessun risarcimento”.
La vedova Volpi ha chiesto di poter un giorno “raccontare al figlio di 11 anni perché è morto il padre” e ha inoltre denunciato che da ben “11 anni è in attesa della risposta sul riconoscimento della causa di servizio del marito.”
Accame ha infine lamentato il fatto che
martedì 25 marzo 2008
L'uranio Killer e i morti dimenticati
Se ne parlerà nel programma televisivo “L’Altra Inchiesta” giovedì 27 Marzo a partire dalle ore 20.35, sull’emittente interregionale RETESOLE. Tra gli ospiti in studio Falco Accame, ex presidente della Commissione Difesa della Camera e principale esperto della materia in Italia.
domenica 16 marzo 2008
Roma città sicura? Non troppo
giovedì 13 marzo 2008
DISABILI: DOPO VIDEODENUNCIA SU AFFITTI NEGATI ARRIVA LO SFRATTO
“Nessuna risposta concreta è giunta a Mary, Mimmo, Totò e Graziella, i quattro ragazzi disabili che saranno con molta probabilità sfrattati dalla Casa dello Studente in via Cesare De Lollis a Roma”. E’ quanto emerge dal programma “L’Altra Inchiesta”, in onda questa sera alle 20 e 35 sulla tv interregionale Retesole. I quattro ragazzi sono stati i protagonisti di un video dell’emittente televisiva che ha denunciato che nella Capitale 7 agenzie immobiliari su 10 hanno negato di avere per loro immobili in affitto, dopo aver offerto le più svariate soluzioni ad un cosiddetto normodotato.
Il Video, diffuso da Retesole il 13 febbraio scorso, suscitò lo sdegno bipartisan dell’intera classe politica, ma - denunciano i ragazzi in trasmissione – non è servito a nulla. Mary, Mimmo, Totò e Graziella, hanno ricevuto nel corso della puntata la solidarietà della parlamentare della sinistra radicale Vladimir Luxuria, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda e denunciato il fatto che anche i trans sono vittime di discriminazioni al momento del reperimento di un alloggio in affitto.
Nel corso de “L’Altra Inchiesta” è anche emersa la necessità di modificare la legge 104 sulle categorie protette, ed è per questo stato lanciato un nuovo appello ai politici. I ragazzi, proprio in vista dello sfratto imminente dalla Casa dello Studente, che non è stato prorogato, sono da 8 mesi in cerca di un alloggio nella capitale, senza risultato. Per questo arrivarono addirittura a manifestare a Montecitorio il 5 Dicembre scorso.
venerdì 7 marzo 2008
Vladimir Luxuria a "L'Altra Inchiesta"
lunedì 3 marzo 2008
Giovedi 13 Marzo - In onda l'inchiesta e gli sviluppi sugli affitti negati ai disabili
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Tra gli ospiti di Francesco Palese ci sarà Mary Calvi, protagonista della vicenda. Potete intanto inviare le vostre segnalazioni all'indirizzo sos@retesole.it